Muoversi 3 2021
6

IL DOWNSTREAM PETROLIFERO E IL SUO FUTURO RACCONTATO IN DUE VIDEO

IL DOWNSTREAM PETROLIFERO E IL SUO FUTURO RACCONTATO IN DUE VIDEO 

In occasione dell’assemblea annuale di unem abbiamo realizzato due video che raccontano come la filiera ha affrontato l’emergenza sanitaria, seppure in un contesto economico molto difficile, e come per arrivare alla decarbonizzazione dei trasporti il futuro sia ancora da scrivere. Ecco come.

Il downstream petrolifero in Italia soddisfa il 92 per cento del trasporto stradale e quasi il 100 per cento di quello aereo e navale. Bastano questi due dati per capire come e da chi oggi venga assicurata la mobilità di merci e di persone nel nostro Paese: un comparto industriale che durante la pandemia ha garantito i prodotti necessari alla gestione dell’emergenza sia dal punto di vista sanitario che industriale per la produzione di beni essenziali.

Si sono mese in gioco migliaia di persone che tutti i giorni contribuiscono a far muovere il Paese in un sistema pronto a far fronte alle emergenze. Infatti anche nei momenti più duri del lockdown l’attivazione immediata di una specifica task force, pronta a reagire ai vari scenari di escalation della pandemia, ha garantito la continuità operativa in sicurezza degli impianti produttivi e distributivi.
Non è un caso che questo sia stato tra i primi comparti industriali a firmare con le rappresentanze sindacali protocolli per la tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori e il mantenimento della capacità produttiva del sistema. Il risultato è stato evidente a tutti: non è mai mancato un solo litro di carburante.

Il tutto in un contesto economico sempre più difficile legato al crollo dei consumi che in poche settimane ha generato perdite per miliardi di euro.

Si dà troppo spesso per scontata una filiera produttiva che si è dimostrata affidabile e responsabile anche nei momenti più difficili grazie alle professionalità costruite nei decenni.  Resta il fatto però che il settore sta ancora vivendo una profonda crisi economica e finanziaria. La pandemia in 18 mesi ha acuito problemi strutturali che ora riemergono.

C’è da chiedersi in conclusione  se l’Italia possa  permettersi di disperdere una filiera così strategica  per il Paese e la sua crescita.


Gli obiettivi del Green Deal europeo sono ambiziosi e la strada è ormai tracciata e il traguardo è arrivare a zero emissioni nette nel 2050.

A livello nazionale il PNRR ha indicato chiaramente quali sono le “missioni” senza assegnare un ruolo preciso al downstream petrolifero che avrà necessariamente un ruolo.

Tra queste c’è la mobilità sostenibile che sarà sicuramente multi-fuel e tutti saranno chiamati a dare un contributo nel rispetto della neutralità tecnologica. In questo senso il downstream petrolifero, nelle sue varie articolazioni, si è già avviato sulla strada dell’innovazione per sperimentare e introdurre processi e prodotti decarbonizzati per tutti i tipi di trasporto.

Tutto il sistema di raffinazione evolverà verso modalità produttive dove il petrolio verrà gradualmente sostituito da altre materie prime rinnovabili.

Ma sono necessarie le infrastrutture per rendere disponibili i nuovi prodotti che muoveranno l’Italia

Gli automobilisti dovranno poter contare su una rete capillare di punti vendita di energie per la mobilità, dove trovare tutto ciò che li farà muovere.

Il gestore dovrà evolvere con la nuova domanda di mobilità.

È fondamentale però che il sistema industriale sia messo nelle condizioni di operare questa trasformazione verso un modello low carbon, con politiche non discriminatorie. Ciò rende necessaria la revisione del quadro normativo che attualmente disciplina tutti i tipi di trasporto, soprattutto a livello europeo.

Altrimenti l’Italia accumulerà ritardi, con seri rischi,  per la sicurezza energetica del Paese, di delocalizzazione e deindustrializzazione e,  paradossalmente, con  nessun beneficio ambientale.

È importante dunque la condivisione di un progetto industriale in grado di far muovere il Paese nel futuro con le modalità più efficienti e sostenibili.